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La guerra infinita dai Balcani al Donbass

Libia, Siria, i Balcani, un campo profughi in Italia sono alcuni dei temi affronati nei film documentari di Antonio Martino, regista indipendente, che con le sue immagini ci fa riflettere su un'umanità il cui passato non è bastato quale monito del presente. E' stato premiato dall'ex Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, per l'alto valore umano e sociale dei suoi film oltre ai numerosi riconoscimenti avuti anche all'estero.

Da sempre impegnato in tematiche sociali e ambientali, riceve il prestigioso Premio Ilaria Alpi nel 2007 per “Gara de Nord_copii pe strada”, un documentario sui bambini di strada di Bucarest. Sempre nel 2007 realizza “Pancevo_mrtav grad”, un reportage ambientale girato a Pancevo, cittadina a quindici km da Belgrado pesantemente bombardata dalla Nato durante la guerra dei Balcani del 1999, per il quale riceve, tra i numerosi riconoscimenti, il premio Best Documentary al Planet in Focus Film festival di Toronto. Nel 2009 realizza “Be water, my friend”, un film che tratta le disastrose condizioni di vita dei pescatori del lago d’Aral, in Uzbekistan. Il film riceve il primo premio al Clorofilla Film Festival.

Il documentario Nìguri, che riflette sui problemi degli immigrati, girato nei dintorni del Campo di Accoglienza di Sant'Anna non lontano da Crotone, è stato proiettato oltre 2000 volte.


Durante la serata, Antonio Martino ci propone "Quello che resta", film documentario del 2014.

A vent’anni da uno dei giorni drammaticamente più simbolici dei conflitti nei Balcani, la distruzione del Ponte Vecchio della città di Mostar, e a quasi dieci anni dalla ricostruzione da parte della comunità internazionale di quello stesso ponte, sette personaggi diversi tra loro, conducono la loro vita nella Mostar di oggi senza mai incontrarsi.

Ciò che hanno in comune, però, sono le schegge del passato che riemergono prepotentemente e con le quali devono fare i conti.


L’incontro sarà l’occasione di poter conoscere la preziosa opera di denuncia di Antonio Martino attraverso alcuni dei suoi più recenti film documentari e soprattutto l’incontro con il regista.

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