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“LA COREA DEL NORD TRA CAMBIAMENTI POLITICI E TEST NUCLEARI” di Piergiorgio Pescali

Dal 2011 la Corea del Nord sta conoscendo una nuova rivoluzione. Una serie di riforme, già avviate verso la fine del XIX secolo, si sono rafforzate per volere di Kim Jong Un ed hanno accelerato cambiamenti non solo politici, ma anche sociali ed economici.

Questo aspetto è l’aspetto che colpisce maggiormente a chi visita il Paese anche solo come turista e che mostra una nazione in una luce assai differente dall’immagine dipinta in Occidente.

Pur restando un regime dittatoriale repressivo e poco rispettoso dei diritti umani, si incomincia ad intravedere qualche spiraglio di luce democratica filtrare tra le maglie del potere. L’economia si sta aprendo all’esterno, molti nordcoreani hanno oramai iniziato a intraprendere attività private e anche i mezzi di comunicazione, tutti saldamente in mano al regime, hanno smussato da tempo la propaganda contro Corea del Sud e Stati Uniti.

Anche in campo religioso Kim Jong Un ha teso una mano alle Chiese buddiste e cristiane arrivando anche ad invitare ufficialmente papa Francesco a visitare la nazione al fine di ristabilire contatti con il Vaticano.

La serata sarà dedicata alla descrizione del percorso che sta portando la Corea del Nord ad essere di nuovo accettata come interlocutrice internazionale, in particolare con gli Stati Uniti di Trump e quale è stato il ruolo avuto dal programma nucleare in tutto questo.

Piergiorgio Pescali è un giornalista che collabora con radio, riviste, quotidiani e network radiotelevisivi in Europa ed in Asia tra cui la CNN, BBC, Radio Vaticana, Avvenire, Il Manifesto.

E' redattore alla rivista "La causa dei Popoli" e di "Mekong", periodico dell'Associazione Nazionale Italia-Vietnam.

Si reca regolarmente in Myanmar dalla fine degli anni Ottanta, dove ha incontrato diverse volte la leader democratica Aung San Suu Kyi ed esponenti dell’opposizione democratica ed etnica. Per il suo lavoro d’informazione sul Myanmar, dal 2011 è stato nominato Ambasciatore di Pace delle Nazioni Unite.

In Cambogia ha seguito da vicino le vicende dei Khmer Rossi riuscendo a incontrare e intervistare tutti i massimi dirigenti del movimento, compresi Pol Pot, Nuon Chea, Khieu Samphan e Ieng Sary.

Dal 1996 è uno dei pochi giornalisti a visitare la Corea del Nord e le sue foto su questo Paese poco conosciuto, sono attualmente esposte presso il museo del National Geograpich a Washington.

Ha compiuto diversi reportage anche in Tibet, Nepal e Bhutan e nel 2001 è stato l’ultimo giornalista occidentale ad intervistare Ahmad Shah Massud prima che fosse ucciso nel suo quartier generale. 

In Iraq ha seguito il contingente britannico a Bassora e a Baghdad.

I suoi articoli sono stati tradotti e ristampati da testate russe, cinesi, vietnamite, coreane, statunitensi, arabe, indiane.

 

Ingresso gratuito

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