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"GIORNALISMO DI GUERRA, IERI E OGGI" reportage di Amedeo Ricucci

Giornalista professionista, Amedeo Ricucci lavora in RAI dal 1993. È stato inviato speciale di Professione Reporter, Mixer, TG1 e La Storia siamo noi, seguendo i più importanti conflitti degli ultimi vent'anni: Algeria, Somalia, Bosnia, Ruanda, Liberia, Kosovo, Afghanistan, Libano, Iran, Iraq Palestina, Tunisia, Libia, Siria.

Ha ottenuto diversi riconoscimenti, nazionali e internazionali, fra cui il Festival internazionale del Cinema di Salerno (2000 e 2010), il Premio Ilaria Alpi (2001), il Tv Festival di Bar, Montenegro, (2010), il Premio Giornalisti del Mediterraneo (2012), il Premio "La Matita Rossa e Blu" (Fondazione Falcomatà, 2013), è stato selezionato nel 2013 al Prix Bayeux-Calvados per gli inviati di guerra ed è stato più volte finalista al Festival International des produits audiovisuels (FIPA) di Biarritz, al Festival International du Grand Reportage Audiovisuel (FIGRA), al Montecarlo Television Festival, al TV Festival di Città del Messico e al CMCA di Marsiglia.

Presente al momento dell'uccisione del fotografo del Corriere della Sera, Raffaele Ciriello avvenuta a Ramallah il 13 marzo 2002, ha pubblicato su questo episodio il libro La guerra in diretta- Iraq, Palestina, Afghanistan, Kosovo. Il volto nascosto dell'informazione televisiva.

Per il programma di Giovanni Minoli La storia siamo noi ha realizzato diversi documentari storici, reportage e inchieste d'attualità tra cui Russicum-Le spie del Vaticano, Morire di Politica, I cento fiori l'Italia delle radio libere, Hezbollah, il partito di Dio, La Maledizione iraniana, Un segreto di Stato: Il caso Toni-De Palo, Viaggio nel Libano del dopoguerra, La santa alleanza, fino ai più recenti 'Morire per Kabul (2009),Guerra, bugie e TV (2010), "Cartoline dall'Iraq" (2010), "La guerra di Gheddafi e le bombe della Nato" (2011), "Muhammar Gheddafi: Tutti i volti del potere" (2011), "I fiori di Sidi Bouzid" (2011),"I fantasmi della nuova Libia" (2012), "Siria 2.0: La battaglia di Aleppo" (2012).

Dal settembre 2011 gestisce il blog "Ferri Vecchi" all'indirizzo www.amedeoricucci.it. Dal settembre 2013 lavora agli Speciali del TG1:

Il 3 aprile 2013 è stato sequestrato in Siria, assieme ad altri tre giornalisti italiani (Elio Colavolpe, Susan Dabbous e Andrea Vignali) ad opera di una brigata di Jabhat al Nusra.[1]. I quattro sono stati liberati dopo 11 giorni, il 13 aprile 2013, dopo che era stato mantenuto il silenzio stampa per tutta la durata del sequestro.    
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